Sempre più frequentemente in ambito aziendale si sente parlare di controlli dimensionali, un aspetto ormai divenuto imprescindibile per qualunque attività. Ecco una guida che permetta di comprendere tutto ciò che vi sia da sapere su questo aspetto dall’attività industriale.
Controlli dimensionali: cosa sono?
I controlli dimensionali rappresentano un aspetto essenziale per le aziende interessate ad ottenere una lavorazione migliore e più precisa. Questa tecnica permette, infatti, di controllare volta per volta tutti i vari pezzi prodotti durante una lavorazione. Ciò consente di ottenere, alla fine del processo di produzione, dei prodotti conformi agli standard qualitativi imposti dall’azienda. Per ottenere una comparazione tra i dettagli dei disegni di costruzione e il prodotto ottenuto vengono utilizzati vari strumenti che ne analizzano la fedeltà al progetto. Il controllo dimensionale consente di gestire i vari regimi di produzione nelle aziende e rappresenta un settore di investimento che sta assumendo sempre più importanza nell’industria moderna.
In passato, il controllo dimensionali veniva utilizzato solo in determinati cicli di produzione, mentre adesso il suo utilizzo è diventato enormemente più vasto. Basti pensare ai controlli dimensionali ad alta precisione utilizzati per le rotaie delle ferrovie, che permettono di verificare la presenza di possibili variazioni e alterazioni comparse lungo la catena produttiva.
Diverse tipologie di controllo dimensionale
Il settore dei controlli dimensionali è vasto e ricco di opzioni. Una prima importante divisione riguarda la possibilità di effettuare i controlli dimensionali in linea o in laboratorio.
Il controllo dimensionale in linea permette di valutare la conformazione del prodotto direttamente durante il ciclo di produzione. Un esempio di questa tipologia di controllo riguarda l’analisi dei comuni fili di ferro. Un controllo dimensionale in linea permette di analizzare l’intero ciclo di produzione e non solo il singolo elemento prodotto.
Un controllo dimensionale in laboratorio, invece, è più complesso e specifico. Tali controlli utilizzano sistemi all’avanguardia che possano garantire il miglior risultato possibile e, in genere, sono richiesti da aziende che necessitino di analisi su prodotti la cui lavorazione risulti particolarmente attenta e meticolosa.
Entrambi i sistemi, comunque, garantiscono un’elevata precisione e grande affidabilità.
Scansioni punto a punto o in continuo
Altro aspetto diversificato nell’ambito dei controlli dimensionali riguarda la modalità di scansione. Essa va scelta in base alle diverse necessità delle aziende e ai prodotti che queste debbano analizzare.
La scansione punto a punto rappresenta la forma più precisa ma anche quella richiedente il maggior dispendio di tempo. Questo sistema presenta un’elevata efficienza e gode di una sensibilità maggiore per rilevare eventuali anomalie dimensionali del prodotto.
Una scansione in continuo, invece, permette di misurare i prodotti richiesti in un lasso di tempo più stretto ed è quindi particolarmente indicato per apportare eventuali correzioni tempestive. Il risultato sarà ugualmente preciso anche se rispetto alla scansione punto a punto potrebbe essere rilevato un numero di anomalie maggiori.
Controlli dimensionali: quali vantaggi?
Un eventuale errore comparso nel corso della produzione o anche effettuato dal controllo umano rappresenta sempre un rischio per la produttività di un’azienda. Infatti, ciò potrebbe generare prodotti non conformi agli standard qualitativi dell’azienda con il rischio che essi vengano rifiuti e danneggino, quindi, l’introito.
I controlli dimensionali permettono il superamento di questi difficili ostacoli e consentono di mantenere elevata la produttività della propria azienda senza rinunciare mai alla qualità finale del prodotto. Se una volta gli strumenti utilizzati per i controlli dimensionali rappresentavano un elemento di lusso, ora sono accessibili a qualunque impresa e sono divenuti una componente essenziale nello sviluppo del proprio business.
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