Negli ultimi si parla sempre più di energia verde, anche grazie alle spinte dell’Unione Europea per la conversione a fonti rinnovabili entro i prossimi anni. La svolta green dell’economia è un modo per rendere più sostenibile il futuro dell’uomo sul nostro pianeta. Non tutti però sanno quante e quali siano le fonti di energia rinnovabile disponibili sul mercato.
L’energia verde: cos’è e perché sceglierla
La green energy si ricava dalle cosiddette fonti rinnovabili, ovvero tutte quelle modalità per creare energia elettrica senza emettere anidride carbonica. Questa sostanza, infatti, è tra le principali cause del riscaldamento globale e dell’effetto serra.
Ma non solo: per l’Italia e l’Europa creare energia rinnovabile può rivelarsi una carta vincente per non dover dipendere più così tanto da fornitori esteri. L’Italia, ad esempio, nel 2017 dipendeva per più del 70% del proprio fabbisogno di energia dall’estero.
Per tutelare il consumatore nella scelta di energia da fonti rinnovabili esiste un certificato, il cosiddetto GO, ovvero Garanzia d’origine. Si tratta di un modo per tutelare sia chi acquista energia che chi la rivende, garantendo la sostenibilità del sistema, anche perché già in molti hanno deciso di fornire elettricità 100% green, come nel caso di Pulsee energia.
Le fonti di energia green
Non c’è confronto tra energia non rinnovabile e rinnovabile: la seconda è in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica in proporzioni gigantesche. Basti pensare alle 4000 tonnellate di CO2 risparmiate ogni anno da una centrale idroelettrica rispetto ad una a carbone.
Le principali fonti rinnovabili sono:
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energia solare
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energia eolica
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energia idroelettrica
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energia geotermica
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energia da biomassa.
Energia solare in Italia
Per le sue caratteristiche climatologiche e di posizionamento, l’Italia è caratterizzata da un alto tasso di irraggiamento solare. Questo ha sicuramente permesso al fotovoltaico di stabilirsi fin da subito come principale “nuova” fonte rinnovabile per il Bel Paese, soddisfandone il 7,3% del fabbisogno (al 2017).
L’energia solare crea elettricità a partire dai raggi solari, utilizzando due possibili tipi di impianto: quello fotovoltaico e quello solare. La differenza fondamentale tra questi due impianti consiste nel fatto che il primo produce elettricità che fa funzionare l’illuminazione domestica e gli elettrodomestici, mentre il secondo riscalda l’acqua in un serbatoio, ed ha quindi una funzione termica.
Si tratta di una fonte così comoda da poter essere utilizzata anche da edifici indipendenti, installando un impianto privato su tetti o terrazze di condomini e case.
Come funziona l’energia eolica
Quando si parla di energia eolica, invece, ci si riferisce a quell’elettricità prodotta a partire dal vento. Il principale strumento che permette di produrla sono le cosiddette pale eoliche, che girando attivano un motore che crea energia elettrica.
Anche questo è un metodo abbastanza diffuso di produzione di energia verde, garantendo il 5,3% del fabbisogno italiano. In genere le pale eoliche si trovano in ampi spazi dove il vento è costante.
L’energia idroelettrica: una fonte rinnovabile “classica” ma certa
In realtà, però, una fonte di energia rinnovabile è stata utilizzata già ben prima di solare ed eolica. Si tratta dell’energia idroelettrica, che viene generata da delle centrali posizionate in corrispondenza di grandi flussi d’acqua. Fondamentalmente utilizza il movimento dei corsi d’acqua (in genere in pendenza) per produrre elettricità.
Proprio perché ha una tradizione più lunga, al 2017 l’energia in Italia veniva garantita per il 11,4% da questa fonte. Una variante sono le centrali geotermoidroelettriche, che si trovano soprattutto in Toscana e generano energia a partire dal calore proveniente dal sottosuolo.
Biomassa: il futuro dell’energia?
Per biomassa si intende la materia organica (esclusi combustibili fossili e plastiche di origine petrolchimica). Una centrale a biomasse, quindi, genera energia elettrica a partire da queste sostanze: si va dagli scarti di origine agricola agli oli vegetali, passando anche dai rifiuti urbani. Ci sono diversi tipi di estrazione di energia da biomasse: ad esempio la combustione, la pirolisi (una forma di decomposizione termochimica) e l’estrazione di gas di sintesi.
Alcuni pensano che l’energia da biomassa sia un po’ il futuro del rinnovabile, ma alcuni studi hanno trovato che non può essere sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico del nostro Paese. Un utilizzo combinato di tutte le nuovi fonti, quindi, si rivela fondamentale in una visione futura.