Se la sigla Nd:YAG può sembrarci molto misteriosa, dubitiamo tuttavia che esplicitarla – chiarendo che indica un laser a stato solido, il cui mezzo attivo è un cristallo di Ittrio e Alluminio, drogato però al Neodimio in una misura oscillante intorno al punto percentuale – possa renderla molto più facile da decifrare ai più. Eppure i laser di questo tipo sono, e ci basti sapere questo, fra i più diffusi, fin da quando vennero sviluppati intorno alla metà degli anni Sessanta negli Stati Uniti. Fra i loro vantaggi peculiari spicca sicuramente la versatilità, che dipende dalla loro lunghezza d’onda, la quale può essere fatta oscillare da 1440 a 940 nanometri; questo ne permette l’impiego in molti differenti ambiti operativi.
Odontoiatria
Con buona probabilità, il vostro stesso dentista fa uso nel suo ambulatorio di un laser YAG; in campo odontoiatrico, questo viene spesso utilizzato per le gengivectomie e biopsie, e in generale per operare sui tessuti molli della cavità orale; trova inoltre larga applicazione nei drenaggi del solco periodontale, e nella coagulazione sui siti donatori di innesti.
Fisioterapia
I laser YAG vengono usati nell’ambito della riabilitazione; in questo caso, anziché un ruolo chirurgico, hanno il compito di aiutare nella guarigione, e vengono usati per trattare le cicatrici.
Oftalmologia
Sempre in campo medico, i laser YAG vengono anche utilizzati per curare i problemi del bulbo oculare. Nei trattamenti chirurgici post-cataratta, ad esempio, i laser vengono impiegati sulla capsula che sostiene il cristallino artificiale, per farla diventare trasparente, e nei pazienti con glaucoma vengono utilizzati per abbassare le pressione intraoculare. Possono inoltre sostituire, in particolari configurazioni, i laser Argon per la fotocoagulazione pan-retinica necessaria nei soggetti afflitti da retinopatie diabetiche.
Industria
Il laser YAG è quasi un sinonimo dell’espressione laser per marcatura, e trova utilizzo per lavorare sia sui metalli che sui polimeri, e perfino, a particolari condizioni, sul vetro; viene peraltro impiegato per il taglio e la saldatura delle lamiere metalliche, e per la perforazione delle superleghe.