La relazione tra la diarrea e il gelato può essere letta sotto due aspetti:
- evitare di provocare la diarrea
• evitare di aggravare la diarrea.
La domanda può sembrare unica: diarrea e gelato possono essere amici? La risposta, però, non lo è ed è necessario fare le opportune distinzioni.
Diarrea: il gelato è out, ma…
Come regola generale, in caso di diarrea, è preferibile evitare tutto ciò che è grasso, dolce, piccante o troppo ricco (dolci, affettati, gelati, cioccolato, etc.). Pertanto, bandire dalla routine alimentare:
- cibi ricchi di fibre come frutta non sbucciata e verdure crude (soprattutto fagioli, cavoli, mais e cipolle)
• legumi (lenticchie, fagioli secchi, ceci, etc)
• noci e cereali integrali
• alcool
• latte o latticini (formaggi), soprattutto nelle prime 24 ore.
Molti di questi ingredienti sono impiegati nella preparazione del gelato. Ecco perché, in teoria, il suo consumo, in caso di dissenteria, andrebbe evitato.
Osare con il gelato alla frutta
I gelati alla frutta, e soprattutto i sorbetti, però, non contengono, in genere lattosio e nemmeno frutta non sbucciata. È il motivo per cui possono costituire un’eccezine alla regola, a condizione che vengano consumati con moderazione (nel senso della frequenza) e in piccole quantità.
Gelato per prevenire la diarrea
Il caldo eccessivo e l’umidità, com’è noto, possono essere alla base di episodi di dissenteria, perché creano un ambiente favorevole alla proliferazione di virus e batteri negli alimenti e, di conseguenza, anche a livello intestinale. In questo caso, il gelato è utile per abbassare la temperatura interna e, quindi, per scoraggiare l’insorgere di influenze intestinali ed episodi diarroici.
Diarrea dopo il gelato: come prevenirla
Se si ama il gelato, ma si scopre che provoca la necessità di correre in bagno con una diarrea conclamata o anche sintomi come un leggero gonfiore o crampi, è possibile che si soffra di un disturbo che impedisce di digerire correttamente i latticini. E allora cosa fare?
Il 65% degli italiani ha una ridotta capacità di digerire il lattosio dopo l’infanzia: vuol dire che non è in grado di digerire uno zucchero presente nel latte e in altri latticini, come, appunto, il gelato. Chi è intollerante al lattosio è carente di un certo enzima chiamato lattasi, che viene normalmente prodotto nell’intestino tenue. Senza lattasi, il lattosio rimane indigerito nell’intestino ed entra nel colon, dove interagisce con i batteri. Ciò provoca gas eccessivo, gonfiore, mal di stomaco, crampi e diarrea. Un test di intolleranza al lattosio può determinare la capacità dell’intestino di scomporre gli zuccheri.
Come prevenire la diarrea dopo il gelato
Per evitare di accusare dissenteria, dopo aver mangiato il gelato, è possibile reintegrare artificialmente la lattasi, che si può acquistare in farmacia e senza prescrizione medica (le compresse vanno masticate prima di mangiare).
Il mal di stomaco da allergia al latte colpisce principalmente i bambini. La reazione allergica al latte è causata da una risposta esagerata del sistema immunitario alla presenza di proteine. L’allergia al latte può causare anafilassi, una reazione pericolosa per la vita che limita la respirazione e richiede un trattamento con adrenalina.
La sindrome dell’intestino irritabile è un altro disturbo che provoca dolore addominale associato a una serie di sintomi tra cui diarrea cronica o costipazione dopo aver mangiato determinati cibi, tra cui il gelato. che ne sono alimenti scatenanti.
Il dolore allo stomaco dopo aver mangiato il gelato e altri latticini viene eliminato in modo più efficace evitando i latticini. I latticini possono essere trovati in luoghi improbabili, come salumi e condimenti per insalate. Meglio, dunque, in questo caso, preferire i sorbetti o, in alternativa, preparare il gelato in casa, utilizzando latte di soia, di cocco o di mandorle.