Quella dell’operatore funebre è una figura professionale difficile da ricoprire, nel momento in cui si sta a contatto con il dolore delle famiglie è necessario essere empatici al punto giusto e tentare di comprendere al meglio lo stato del cliente e come alleviare il peso della situazione attraverso un lavoro puntuale e preciso.
L’operatore funebre si ritrova di fronte a persone che stanno elaborando il lutto, tentano di metabolizzarlo, di fare in modo che il dolore si muti in accettazione, a volte si tratta addirittura di individui che non hanno mai affrontato la morte di una persona cara o che non hanno mai meditato intorno al destino ultimo.
Tutto ciò non fa che investire come un fiume in piena chi lavora in un’agenzia funebre e questo può spesso causare la cosiddetta ‘’sindrome del Burn out’’.
La sindrome del Burn Out
Con questa dicitura si indica un vero e proprio stato psicologico legato allo stress, in particolare a quelle condizioni di stress lavorativo derivante da professioni che prevedono un forte impatto relazionale, tale condizione si può manifestare attraverso il fisico (il soggetto si ammala spesso), sia a livello psicologico attraverso l’insonnia, l’irritabilità.
Tutto questo deriva dall’incapacità del soggetto di fronteggiare il dolore altrui che non fa che produrre in loro una sensazione di frustrazione ed impotenza, che se non affrontata può causare atteggiamenti tali da rendere inutile il proprio lavoro attraverso, ad esempio, un distacco emotivo ingiustificato nei confronti dei clienti.
Per questo è molto importante rivolgersi ad un personale preparato e competente, come quello della Cattolica San Lorenzo, un’impresa funebre a Roma; senza tuttavia negare la difficoltà emotiva che tale lavoro richiede.
Quali sono i requisiti per lavorarvi?
In linea generale non sono previsti dei requisiti particolari, per lavorare come operatore funebre occorre iscriversi ad un corso di formazione dalla durata di 24, con frequenza obbligatoria pari al 90% e con un test finale da superare.
Per lavorare, invece, come addetto agli affari o come titolare è necessario un corso di specializzazione in genere dalla durata di 16-20 ore e sostenere un esame in grado di abilitarvi alla professione.
Ma al di là di quanto concerne il dato prettamente ‘’nozionistico’’ è importante, se non necessario, che chi intende lavorare per un’impresa funebre sia psicologicamente pronto, per questo vi sono anche delle visite psicologiche apposite per figure professionali come questa, in grado di far comprendere alla persona stessa il modo più giusto per rimanere forti di fronte al dolore altrui.