La produzione di vino di alta qualità è una forma d’arte. E come ogni opera che si rispetti, sono molteplici i fattori che concorrono a rendere tale.
La qualità di un “buon vino” è determinata dalla sinergia di numerose caratteristiche peculiari e dai sottili equilibri che si verificano fra i singoli elementi chimici e organolettici.
I vari esperti e intenditori concordano nell’affermare che esperienza e formazione in questo campo così vasto e ricco di informazioni non possano mancare.
Il vino, però, è un piacere per tutti, e non solo per gli addetti ai lavori.
Perciò abbiamo creato una guida comprensibile a chiunque e che rappresenta un ottimo punto di partenza per poter esaminare i fattori determinanti che compromettono la qualità dei tuoi vini.
Quali sono questi fattori? Scopriamoli insieme.
Fattori naturali
I fattori naturali incidono pesantemente sullo stato qualitativo di una vigna. La geografia, il clima, la luce e il territorio su cui si trova il vigneto sono elementi determinanti per la buona riuscita di un vino di qualità. Non è un caso che il territorio venga sempre riportato sull’etichetta delle bottiglie e che il vino prenda spesso il nome del luogo di produzione.
Latitudine e altitudine devono rientrare entro certi parametri specifici, poiché un'esposizione non corretta dei vigneti potrebbe compromettere drasticamente la qualità del vino.
Fondamentale è monitorare, inoltre, la qualità della vigna: la giacitura della vite (cioè la sua ubicazione sul terreno, inclinazione e direzione), la varietà di terreno che fornisce nutrimento alla vite e, infine, i microrganismi che vivono nel terreno e sulla pianta.
Vien da sé che sfavorevoli condizioni atmosferiche, una cura superficiale dei vigneti e cattive condizioni di maturazione potrebbero compromettere drasticamente la qualità dei tuoi vini, determinando la produzione di un prodotto finale mediocre rispetto a uno eccellente.
Fattori umani
Ma veniamo ora alle componenti influenzate direttamente dalla mano dell’uomo, e cioè quelle che implicano il nostro intervento.
Il vino per sua natura è soggetto a malattie, difetti e alterazioni microbiche. Queste in alcuni casi sono irriconoscibili alla vista, mentre in altri sono più facilmente individuabili poiché si manifestano sotto forma di odori e sapori sgradevoli (come il sentore di acidità, tendente all’aceto), distorsioni cromatiche, perdita di limpidezza, sostanze in sospensione, sedimenti nel bicchieri, formazione di depositi, ecc…
Le cause di questi “incidenti” sono per lo più da individuare nell’uso scorretto del contenitore d’acquisto, dell’imbottigliamento casalingo, o in fattori esterni alle procedure di vinificazione.
Un esempio molto comune è il vino che “sa di tappo”. Un fenomeno causato dalla presenza di batteri nel sughero con cui è stato prodotto il tappo, la cui unica soluzione possibile sarebbe rinunciare al sughero a favore di una tipologia di tappo diverso.
Sebbene la moderna enotecnica abbia reso i vini molto più resistenti al deterioramento e alla produzione batterica, è bene conoscere i fattori naturali principali che possono affliggere il vino e saper riconoscerne le cause in modo tale da poterle prevenire.
Innanzitutto, una moderna viticoltura deve sempre prevedere un’elevata densità di impianto, un adeguato sistema di allevamento che non faccia crescere troppo la pianta, una corretta attività di potatura, un basso numero di grappoli per pianta e un occhio di riguardo ai concimi. Se questi elementi sono osservati con successo, le piante crescono sane e i grappoli prodotti esprimeranno tutto il loro potenziale.
Altro elemento da non sottovalutare è l’impatto della commercializzazione sulla qualità e longevità dei vini. Tra le attività più dannose citiamo:
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tipologia di imballaggio (i materiali utilizzati più comuni come il vetro, o l’imbottigliamento “fai da te” hanno un impatto significativo sulla qualità del vino);
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stato di conservazione del contenitore (es: botti vecchie, mal conservate o sporche);
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la presenza di ossigeno nell’atmosfera di conservazione;
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temperature sfavorevoli o elevate di conservazione, rilevate durante lo stoccaggio e l’eventuale trasporto a distanza, e spesso anche sugli scaffali di supermercati, enoteche e i vari mezzi di trasporto;
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eccessiva esposizione alla luce e quindi agli effetti negativi della foto-ossidazione del vetro trasparente delle bottiglie;
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cattiva igiene del locale, delle attrezzature usate per il travaso, e scorrette procedure di imbottigliamento;
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eccessiva permeabilità all’ossigeno dei tappi.
Se usate consapevolmente, queste attività concorrono insieme a mantenere inalterate le caratteristiche chimiche e organolettiche del vino. Al contrario, quando praticate scorrettamente possono compromettere la qualità o persino rendere il vino imbevibile.
Infine, per prevenire il problema alla radice, consigliamo sempre di approfondire la conoscenza diretta del fornitore e del prodotto, e se possibile, visitare anche la cantina prima di acquistarlo in grandi quantità. Un esperto del campo saprà sicuramente offrirvi i giusti consigli per imbottigliare e conservare correttamente il vino a casa vostra.
Sia che si tratti di vino bianco, rosso, o di bollicine, ciò che è sempre importante è ricreare le condizioni ideali di conservazione dei tuoi vini direttamente nella tua casa. E cantinettavino si occupa proprio di questo.